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Trasemina di un campo da calcio

In base ai risultati delle osservazioni effettuate si opterà per la tipologia di intervento e per l'attrezzatura più adatta a risolvere il problema riscontrato. Così in un terreno con  un compattamento  dovuto alla presenza di una stratificazione di particelle fini e posto a pochi cm di profondità, richiederà una bucatura superficiale effettuata con punte o fustelle di diametro intorno ai 12 mm ma con un'elevata densità di fori per unità di superficie, mentre se lo strato impermeabile è posto in profondità e dovuto ad uno strato importante di argilla, sarà preferibile l'utilizzo di macchine tipo "Vertidrain" che con punte o fustelle di diametro fino a 25 mm, permettono di raggiungere i 40 cm di profondità ma con una densità di ca. 120 fori al m2. E' di fondamentale importanza che la profondità di lavoro delle punte o fustelle sia superiore a quella in cui è localizzato lo strato impermeabile altrimenti come è ovvio tutti i nostri sforzi saranno vanificati e non si apporteranno che limitatissimi benefici al nostro prato.

Altra scelta operativa è relativa al migliore tipo di punta da utilizzare, e cioè: punte piene o fustelle con relativa estrazione di una carota di terra. Premesso che esistono pareri spesso discordanti riguardanti i  risultati ottenuti con i due metodi, personalmente ritengo più efficace l'intervento con fustelle in quanto il terreno intorno al foro risulta meno compresso  rispetto all'utilizzo di punte piene con conseguente diminuzione dell'efficacia dell'intervento. Questo aspetto assume un'importanza maggiore al crescere del diametro dei  fori e soprattutto della densità degli stessi, infatti con alte densità di fori ed utilizzando punte piene, si ottiene una parziale destrutturazione negli spazi tra i fori  stessi. Tale inconveniente è del tutto accettabile se il numero dei fori non è importante cioè intorno ai 120-150 fori al m2 e qualora sia necessario l'utilizzo di macchine come le "Vertidrain" che operano a profondità che possono raggiungere i 40 cm. Le "Vertidrain", inoltre hanno la particolarità di impartire alle punte un movimento oscillatorio su un perno al fine di creare un'azione di “lifting” cioè un movimento atto alla formazione di piccole caverne a livello delle punte per aumentare la macro-porosità del terreno e la sua capacità drenante. In linea di massima quindi, io preferisco utilizzare le fustelle  se si limita l'intervento ai primi 10-15 cm di top-soil ed in terreni con alta percentuale di particelle fini, mentre se si deve agire in profondità e con una bassa intensità di fori, l'utilizzo di punte piene è senz'altro operativamente consigliabile.

La scelta del diametro delle fustelle o punte e la quantità di fori per unità di superficie, sono in relazione all'importanza del problema che si vuole correggere e dal periodo di inattività del campo; per interventi importanti, è preferibile aumentare il diametro delle fustelle e la quantità di fori, mentre durante la stagione sportiva occorrerà effettuare fori di diametro inferiore che immediatamente dopo il top-dressing permetteranno il riutilizzo del campo senza inconvenienti per i giocatori.

Per effettuare la bucatura è imperativo che si utilizzi una trattrice equipaggiata con pneumatici a bassa pressione e a larga sezione al fine di ridurre al minimo l'azione nefasta del costipamento ed è assolutamente da bandire l'utilizzo di trattrici con pneumatici per uso agricolo anche resi semi-lisci dall'usura.

Un altro elemento importante da considerare, per il buon esito della stessa, è il livello di umidità del terreno al momento dell'intervento. Infatti si deve operare in condizioni di terreno in tempera su una profondità almeno pari a quella di lavorazione poiché, con un terreno secco, si ha una forte resistenza alla penetrazione degli organi meccanici , mentre con un suolo saturo di acqua, si causerà la demolizione della struttura del suolo, specie in terreni ricchi di particelle di argilla e limo con conseguente aumento del compattamento e vanificazione dello scopo della bucatura.

E' quindi fondamentale verificare il tasso di umidità del suolo prima di ogni bucatura e se necessario rimandare l'intervento fino a quando le condizioni non saranno ottimali.

Le variabili che influenzano la scelta del tipo di punta, il suo diametro, la lunghezza, la densità dei fori, sono molteplici e dovranno essere accuratamente valutate in campo da personale esperto  che permetterà di ottenere il miglior costo beneficio dall'intervento che ci si appresta ad effettuare.

A seguito della foratura per mezzo di fustelle, otterremo delle carote di terreno che andranno raccolte o, solo nel caso in cui il campo sia stato creato su un top-soil di sabbia di adeguata granulometria, esse potranno essere frantumate e riutilizzate come top-dressing.

L'intervento che segue la bucatura è il top-dessing o sabbiatura, che consiste nella distribuzione di sabbia sull'intera superficie del campo al fine di colmatare i fori creatisi con la bucatura e di contrastare la formazione del feltro. Il top-dressing si effettuerà utilizzando sabbia a norme U.S.G.A., che fornisce le migliori garanzie di possedere una granulometria consona all'utilizzo come ammendante o substrato per tappeti erbosi , ed a dosi variabili in funzione del numero e dimensione dei fori praticati.

La sabbia verrà applicata per mezzo di appositi rimorchi spargi sabbia, muniti di pneumatici a bassa pressione, uniformemente su tutta la superficie, e ciò prima di effettuare la bucatura qualora si sia optato per l'utilizzo di punte piene, oppure dopo la raccolta delle carote lasciate dalle fustelle.

Dopo la distribuzione della sabbia, si procederà ad effettuare la concimazione fosfo-potassica, con quantità che saranno state determinate possibilmente non in modo empirico, ma in relazione delle necessità evidenziate da un'analisi chimica del suolo. Terminata la concimazione, effettuando passaggi incrociati con rete livellatrice tipo Keystone si procederà ad incorporare la sabbia ed il concime nei fori della carotatura e tra le “maglie” del feltro.

Al termine delle operazioni di carotatura e sabbiatura, resta da verificare se sia necessaria una trasemina sull’intera superfice o su una determinata zona particolarmente usurata e ciò chiaramente, è molto variabile in funzione dello sfruttamento del campo durante l’anno o straordinariamente da eventi, come forti attacchi funginei non trattati tempestivamente, che hanno particolarmente debilitato il tappeto erboso.

  

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